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Diego Baldoin – La Voce di Ezio Auditore

Tempo di Lettura: 4 minuti

Diego Baldoin – La Voce di Ezio Auditore
Diego Baldoin, attore teatrale che conoscete come Isaac in Dead Space 2, Emile in Halo: Reach, Ghost in CoD: Modern Warfare 2, Tai in Gears of War 2, Re Logan in Fable III, Bartolomeo nella saga di Assassin’s Creed , ma la voce con cui lo vonosceremo meglio è Ezio Auditore in Assassin’s Creed Revelation.

Devo dire che da buon fan e collezionista di AC è stato un onore conoscere il grandissimo doppiatore che ha dato la voce ad Ezio ( che per di più è la sua voce naturale ) insomma  interpretazione perfetta .

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Qui sotto  l’intervista fatta al Vigamus e la sua interpretazione di Ezio :


 

 

 

Estratto dell’intervista di MondoXbox

Cosa dovrebbe fare qualcuno che volesse intraprendere la stessa strada?

Diego Baldoin: E’ difficile crederlo ma ho iniziato quasi per caso! Fin da piccolo ho sempre avuto una passione sfrenata per le voci, mi perdevo ad ascoltarle e ne rimanevo affascinato. Ancora oggi, guardando un film, mi succede di dover rivedere delle scene perché, a furia di prestare orecchio alla voce, mi perdo delle battute fondamentali! Ho iniziato a studiare recitazione per gioco: volevo provare qualcosa di nuovo, affascinante, esplorare un mondo lontanissimo da me e non pensavo davvero di poter diventare un attore e un doppiatore. Ho avuto il privilegio di avere ottimi maestri, e un paio di incontri fortunati hanno fatto il resto.

Come hanno già detto altri miei colleghi in passato, chi vuole intraprendere questa strada deve assolutamente capire che una certa predisposizione naturale non basta. Bisogna studiare, prepararsi, osservare i bravi professionisti , cercare di “rubarne” i segreti ed imparare a recitare. Il doppiaggio, anche in campo videoludico, richiede capacità, la “bella voce” da sola non basta. Insomma, non si improvvisa nulla!

In cosa consiste la sessione di doppiaggio di un videogioco? Come si svolge?

Diego Baldoin: A differenza di quanto si creda, nel doppiaggio di videogiochi manca la parte video. Si doppia “a nero”, come si dice in gergo. L’unico riferimento, oltre alle indicazioni del direttore di doppiaggio, è la traccia audio originale. Il vantaggio rispetto al doppiaggio tradizionale sta nella velocità (senza vedere il video si registra molto più fretta), ma c’è un grosso limite: si registra al “buio” e l’impossibilità di vedere la scena a volte rende poco aderente la recitazione dell’attore con quel che effettivamente succede nel gioco.

Parliamo un po’ del mondo del doppiaggio videoludico: spesso assistiamo a produzioni dalla qualità altalenante, senza che si raggiungano mai livelli eccelsi. E questo nonostante in Italia esista una delle migliori, se non la migliore, industria del doppiaggio al mondo. Quali sono secondo te i problemi principali del doppiaggio videoludico in Italia?

Diego Baldoin: Proprio quelli che spiegavo prima. E’ giusto criticare se non si è soddisfatti del lavoro ed è altrettanto giusto che i doppiatori accettino il giudizio. Però bisogna essere onesti e tenere sempre conto delle condizioni in cui gli attori si esprimono. Non è facile impersonare perfettamente un personaggio se non si conosce la trama, la situazione o se, semplicemente, non si vede la scena. A volte più che doppiare, si tratta di immaginare e vi assicuro che proprio questo dimostra quanto i doppiatori italiani siano bravi. Del resto, non bisogna dimenticare che sono gli stessi che prestano la propria voce ai grandi attori stranieri e che tutti, unanimamente, riconoscono come gli esponenti della miglior scuola, quella italiana appunto. Spero che descrivere le dinamiche del doppiaggio videludico porti ad una maggior comprensione e fiducia verso gli attori nostrani.

Infatti spesso possiamo assistere ad episodi di personaggi dei videogiochi le cui voci non trasmettono le reali emozioni o non si adattano particolarmente alla situazione, come se l’attore non conoscesse il contesto di ciò che dice. Non vi informano sulla scena che dovete recitare fornendovi tutti i dettagli?

Diego Baldoin: Sì, i direttori sono consapevoli dei limiti di questo modo di lavorare e aiutano gli attori, però spesso nemmeno loro ne sanno molto. Il punto è che puoi avere tutti i dettagli del caso, ma se non vedi la scena, è sempre come sparare alla cieca. Conosci la direzione ma non hai il mirino perfettamente puntato. Spesso va bene ma a volte, purtroppo, si sbaglia clamorosamente.

Spesso i produttori statunitensi impiegano attori importanti per il doppiaggio originale dei loro titoli: in Italia è invece rarissimo vedere voci note al lavoro su videogiochi. Pensi che dipenda solo da un problema economico, o ci sono altri motivi?

Diego Baldoin: Non conosco nei dettagli la realtà del doppiaggio statunitense, però credo che, come hai detto tu, la ragione sia principalmente di natura economica. In ogni caso è sempre meglio affidarsi a doppiatori esperti, come succede da noi, piuttosto che ad attori di nome che si prestano al doppiaggio senza avere l’effettiva capacità né la minima idea di cosa questo sia.
 
 

 

 

 

Carlo Prisco

Carlo Prisco

http://www.carloprisco.net

Ciao a tutti. Mi chiamo Aosen ( è un nome Alias :D) Classe 86 appassionato per i videogiochi, in particolare World of Warcraft ed Assassin's Creed. ho ottenuto il 10 Febbraio 2019 il Guinness World Record per la collezione di AC più grande al mondo.

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